Preservativi senza glutine, perché acquistarli e soprattutto, cosa sono esattamente. In questo articolo proveremo un po’ a far chiarezza su questo mondo che risulta decisamente oscuro. Dei Condom in effetti se n’è parlato in lungo e in largo sulla rete e non, ma per argomenti così specifici serve sicuramente una ricerca un pochino più approfondita.
Scelta dei preservativi: un po’ di storia
Si attesta l’uso di preservativi fin da epoche molto antiche (Impero Romano, antico Egitto, Cina) utilizzati soprattutto per il controllo delle nascite e spesso solamente dalle classi più agiate. Con la caduta dell’impero poi, se ne persero le tracce per parecchi secoli fino alla prima grande epidemia di Sifilide in francia del 1484. Tutti questi metodi contraccettivi erano costruiti con i materiali più svariati. A partire dalle vesciche di animali, trattate adeguatamente, passando per seta, lino e addirittura metodi alquanto bizzarri, come quelli coprire il glande con succo di cipolla o catrame.
I profilattici di budello ed altri curiosi metodi, sono andati in pensione dal 1855, da quando Charles Goodyear, (quello degli pneumatici per le automobili per intenderci) , brevettò i profilattici realizzati con l’albero della gomma. Soprattutto l’avanzare delle conoscenze in ambito medico in seguito, porteranno a capire la stretta correlazione tra malattie e rapporti sessuali.
L’uso in maniera globale di questi oggetti infine, raggiunse il suo apice per contrastare l’epidemia di AIDS che imperversò (anche ai giorni nostri) in tutto il globo. Tecniche costruttive, prestazioni e sicurezza ormai sono ai massimi livelli, ma la ricerca non si sta fermando anzi, tutt’altro.
Preservativi senza glutine: qualcuno ne conosceva l’esistenza
Partiamo dalle basi. Se un celiaco utilizza un contraccettivo normale può incorrere a problemi dovuti alla sua patologia? Normalmente no, infatti non è provata alcuna correlazione tra rapporto sessuale e assimilazione di glutine tramite le mucose. E’ anche vero però che in determinate pratiche effettivamente l’uso orale non è escluso così come, l’ingestione accidentale del condom.
Le imprese hanno iniziato a lanciare linee di preservativi dedicate ai celiaci, un po’ sull’onda della fobia che si è scatenata, un po’ per l’effettiva utilità che questi possono avere. Si tratta di dispositivi medici e quindi per legge, non si è obbligati a scriverne la composizione. Le aziende però hanno comunque iniziato a mettere la dicitura “Gluten Free” come se si trattasse di alimenti commestibili.
Il preservativi normali contengono glutine?
In realtà no, però per facilitarne l’utilizzo spesso vengono usati lubrificanti che in effetti contengono questo complesso proteico. Il preservativo gluten free invece è progettato e costruito in modo da non dover ricorrere a questo genere di sostanze, rendendo conseguentemente il loro utilizzo molto più sicuro.
Il linea di massima il consiglio è quello di acquistare questo genere di prodotti a chi ha l’abitudine di mettersi le mani in bocca spesso. Questo perché potrebbe provocare l’accidentale ingestione del glutine. Stesso discorso per chi pratica fellatio in maniera protetta.
Attenzione: molto più importante della presenza o meno del glutine è controllare sempre data di scadenza e metodo di conservazione del prodotto. Molte persone imputano rash cutanei e sfoghi alla presenza del glutine nei preservativi mentre la maggior parte dei fastidi avviene proprio per la non osservanza di questi due piccoli accorgimenti
Preservativi senza glutine: un occhio anche all’ambiente
Non solo senza glutine, il preservativo potrà anche essere vegano e in latex naturale. Ne sono stati brevettati di simili in Svizzera negli ultimi tempi e garantiti insapori, inodori, non contenenti sostanze di provenienza animale e ovviamente non testate sugli stessi, senza parabeni e ha ovviamente con il marchio europeo Vegan, quindi addirittura certificato da un organo ufficiale dell’Unione Europea. Anche la confezione infine è realizzata in materiale completamente riciclato e riciclabile per diminuire le emissioni di Co2.
Sembra una cosa di poco conto e senza pensarci ci sarebbe proprio da chiedersi il perché di tutta questa fatica. Presto detto: secondo alcuni studi effettuati, molte persone si rifiutando di usare contraccettivi per tutti i motivi sopra citati facendo correre rischi a se stessi e i propri partner. C’è proprio da dirlo, adesso anche vegani ed ecologisti hanno un prodotto fatto su misura per loro.
Le maggiori marche produttrici di questi preservativi sono:
- Green Condom Club;
- Mein Kondom;
- Glyde;
Preservativi senza glutine: le conclusioni
E’ bene sottolineare nuovamente per chiarezza che non si può assorbire il glutine a contatto con la pelle (e neanche tramite mucose interne). Però l’ingestione, anche accidentale, di sostanze contenenti glutine può portare a scatenare sintomi anche molto gravi, della celiachia: nausea, vomito, gonfiore addominale e colite e stanchezza.
Alcune persone manifestano anche una forma di problemi alla pelle che provocano forte prurito, vesciche e rash cutanei ( cambiamento del colore e dell’aspetto della pelle associato a un’irritazione).
Questo disordine della pelle è però sempre e solo collegato all’ingestione (o come spiegato nel box, alla cattiva conservazione) e non dipende in alcun modo dal contatto diretto della pelle con il glutine.
Ben più importante del contenuto di glutine nel preservativo in sè sarà quello dei prodotti utilizzati per facilitare le pratiche sessuali. Acquistando questo prodotto quindi si potrà bypassare questo problema oltretutto andando anche a risparmiare qualche cosa.
Ultimo punto, ma non certo per importanza, è che questi prodotti saranno da un punto di vista d’impatto ambientale, molto utili.
